”Iniziò così la grande capacità di inserimento del Primitivo nei mercati dell’Italia e del Mondo, quando nel 1932 a Manduria, fu fondato il Consorzio Produttori Vini. Il disegno di un progetto rivelatosi importante: la concentrazione delle uve di quelle terre in una struttura efficiente e adeguata per la vinificazione e commercializzazione”.
Consorzio Produttori Vini - Manduria - prodotti e confezionati nel Salento
Elegia
Vitigno: Primitivo 100% Età dei vigneti: 50 anni. Vino rosso prodotto e confezionato nel salento. Colore: rosso rubino con riflessi granati intensi sull'unghia Profumo: ha profumo di frutti di bosco maturi (ciliegia, lampone, mora) e confettura (prugna), con chiari sentori speziati di vaniglia e note balsamiche in finale.
Vitigno: Primitivo 100% Età dei vigneti: 20 - 50 anni Colore: rosso rubino con nuance granate Profumo: intenso e complesso, di frutti maturi a polpa rossa (ciliegia, lampone, mora), in equilibrata fusione con a accennate note tostate di legno Sapore: secco, caldo, morbido, tannico, persistente; ricorda appieno le sensazioni olfattive
Vitigno: Primitivo dolce naturale 100% Età dei vigneti: 80 anni.
Primitivo 100% rosso intenso con riflessi porporini Profumo intenso e complesso, ricorda la marasca ed altri frutti rossi in marmellata; mostra sentori di frutta secca e cacao in finale Sapore dolce, caldo, morbido, con un notevole retrogusto intenso e persistente
Vitigno: Negroamaro 100% Profumo:intenso e complesso, con note elegantemente fruttate (prugna, mora, ribes) che si intrecciano a quelle tipicamente speziate (cannella, pepe nero) Sapore: abbastanza caldo, morbido, giustamente tannico, persistente
Vitigno: Fiano Salento 100% Colore: giallo paglierino, con riflessi verdolini, cristallino. Profumo: intenso e complesso, con sentori di frutta bianca dolce (mela e pera), esprime un delicato floreale di fiori d'arancio Sapore: secco, di buona struttura, fresco, giustamente sapido, richiama appieno le sensazioni olfattive
vino rosato UVE:Primitivo 100%
Colore:
rosa corallo, cristallino, anticipa la buona struttura del vino;
Profumo:
caratterizzato da un fruttato fragrante, che esprime con una spiccata intensità sentori di mela rossa, fragoline di bosco fresche e lampone;
Sapore: secco, dona una sensazione pseudocalorica piacevole, morbido con una nota di freschezza percettibile ed una persistenza gusto – olfattiva prolungata, un vino decisamente pronto.
L’ amore e la dedizione che il Consorzio Produttori Vini ha sempre manifestato nei confronti della viticoltura, dell’enologia e del territorio, ci erge oggi a paladini di questo straordinario nettare che è il vino Primitivo. La storia della nostra cooperativa è strettamente correlata a questo vitigno.
L’ avventura del Consorzio, ha inizio nel 1928 quando, un ristretto gruppo di “illuminati” vignaioli rilevando un vecchio stabilimento, creò la “Federazione Vini”, un’associazione di produttori che quattro anni più tardi, il 9 Luglio del 1932 ufficializzerà la sua forma giuridica di cooperativa con l’istituzione del “Consorzio Produttori Vini e Mosti rossi superiori da taglio per la zona di Manduria”.Le sorti dell’azienda si intrecciano in maniera indissolubile a quelle del prodotto principe del territorio il “Primitivo di Manduria”, vino dapprima relegato al basso rango di vino migliorativo, destinato cioè ad irrobustire le blasonate etichette francesi e del nord Italia, poi bistrattato e umiliato durante gli anni bui del metanolo ed infine risorto quando intorno alla metà degli anni ’90 si è deciso di operare un’inversione di rotta puntando sulla qualità e sul valore aggiunto della bottiglia.
E così, oggi, convinti che il buon vino nasca ancora nei campi, si è riusciti a circoscrivere la base produttiva e, grazie al supporto di un agronomo, a seguire meglio il lavoro dei nostri soci facendo in modo che si producano ogni anno uve sane e dalle qualità organolettiche superiori .
Il Consorzio Produttori Vini dispone oggi di 900 ettari di vigna, più della metà ancora allevata con il tradizionale sistema ad alberello e difende strenuamente il lavoro di 400 piccoli artigiani del vino, gli unici a potersi fregiare dell’appellativo di Maestri in Primitivo.
Al patrimonio di una forte tradizione si sono aggiunti i progetti di ricerca avviati dal CNR e dall’Università di Bari, il rigoroso rispetto del disciplinare di produzione della Doc “Primitivo di Manduria” abbinato ad una forte attenzione nei confronti dell’ambiente e dell’igiene con Iso 9001, Iso 14001 e IFS BRC.
Ma come ogni grande vino che si rispetti anche il Primitivo di Manduria doc aveva bisogno di essere raccontato, vissuto, celebrato, in sostanza di una identità precisa, inequivocabile ed è su questo punto che il Consorzio ha investito risorse ed energie facendone la sua arma vincente. D'altronde quale legame può essere considerato più forte di quello esistente tra un vino e la terra da cui proviene? Ciò ha portato all’allestimento, nell’ala più antica e nelle ipogee cisterne della cantina di un ricco Museo di rilevanza etnografica e documentaria riguardo il millenario rapporto tra le genti di Manduria e l’arte di far vino, inoltre dal 2003 ad editare una rivista “Alceo salentino” che trattando in maniera variegata ed innovativa di temi di cultura enoica e territorio ha saputo ben presto conquistare i favori di un vasto pubblico.