vino rosso prodotto e confezionato nel salento. Uve Negroamaro 90% e Aglianico del Vulture 10% All'occhio bel rosso rubino con riflessi violetti. Al naso profumo ampio, con ricordi di frutti a bacca rossa. Al palato media struttura, morbido, persistente.
vino rosso prodotto e confezionato nel salento.Uve Negroamaro 80%, Aglianico 10%, Malvasia 5% e Primitvo 5%.Maturazione presso il produttore, 2 anni in botte di Rovere di Slavonia e in barriques nuove francesi, 6 mesi in bottiglia.
metodo classico Uve negroamaro e chardonnay
All'occhio rosa delicato, con riflessi dorati. Bollicine finissime tipiche del metodo classico. Al naso elegante e fine, con ricordi di piccoli frutti rossi. Al palato grande stoffa, morbido ed elegante, di piacevolissima beva.
Metoco Classico (rifermentazione in bottiglia) con permanenza sui livelli di 24-30 mesi. Subisce una spumantizzazione delicata e prolungata che sviluppa una pressione più leggera tanto da renderlo particolarmente cremoso con bollicine meno "irruenti" ed un affascinante ricordo di frutti a pola bianca
Gradazione alcolica -12,5%
Due secoli di tradizione, passione, storia e amore per la propria terra, per il proprio lavoro, per i frutti nati da questo irresistibile intreccio di emozioni, questa è la storia della Rosa del Golfo.
L'azienda di famiglia affonda le sue radici oltre due secoli fa, nelle magiche e incontaminate terre del Salento, quando il capostipite Leopoldo Calò prese a coltivare un piccolo appezzamento terriero con viti e ulivi, iniziando a produrre così del vino e dell'olio, dando il via alla tradizione di famiglia che sarebbe andata avanti fino ai nostri giorni. Sempre pronti a cogliere nuove opportunità commerciali e attenti all'apertura di nuovi mercati, i Calò iniziarono a pensare a come far giungere ad un numero sempre crescente di persone il proprio vino. Fu il nipote Giuseppe a pensare di aprire una filiale commerciale in provincia di Varese, ad Albizzate, per distribuire al nord ed anche in Francia, i vini di famiglia. Eravamo sul finire degli anni '30.
Il 1963 è l'anno dell'ingresso in azienda del figlio Mino che coincide anche con la produzione della prima bottiglia di Rosato, denominato Rosa del Golfo. Un nome così poetico si sposava perfettamente alla bontà del vino prodotto, e rappresentava al meglio le tonalità che sprigionava il Rosa del Golfo e le sfumature del Golfo di Gallipoli, presenza rassicurante sullo sfondo, che sembrava cullare i prodotti dell'azienda di famiglia, tracciandone il cammino.
Ed a testimoniare il legame indissolubile con il territorio, oltre alla produzione di un Rosato così tipico nel Salento e molto spesso sottovalutato nel resto d'Italia, l'azienda di Alezio utilizza per produrre i propri vini, i vitigni autoctoni della zona, come il Negroamaro e il Primitivo.
Il 1988 segna un passaggio fondamentale nel meraviglioso racconto scritto all'ombra del Golfo di Gallipoli: Mino decise di cambiare il nome all'azienda di famiglia, certo che l'impronta dei Calò sarebbe comunque e in ogni caso rimasta. Decise quindi di legare le proprie fortune al vino più conosciuto nel Salento e nel resto d'Italia, a quel prodotto che per colori e sapori era l'emblema e il manifesto perfetto della loro storia, nacque così la Rosa del Golfo, che non ha mai smesso di produrre vini di qualità, unendo perfettamente tradizione e innovazione.